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Cicerone
I doveri, I, 37
 
originale
 
[37] Adeo summa erat observatio in bello movendo.] M. quidem Catonis senis est epistula ad M. filium, in qua scribit se audisse eum missum factum esse a consule cum in Macedonia bello Persico miles esset. Monet igitur ut caveat, ne proelium ineat; negat enim ius esse, qui miles non sit cum hoste pugnare. Equidem etiam illud animadverto, quod, qui proprio nomine perduellis esset, is hostis vocaretur, lenitate verbi rei tristitiam mitigatam. Hostis enim apud maiores nostros is dicebatur, quem nunc peregrinum dicimus. Indicant duodecim tabulae: aut status dies cum hoste, itemque adversus hostem aeterna auctoritas. Quid ad hanc mansuetudinem addi potest, eum, quicum bellum geras, tam molli nomine appellare? Quamquam id nomen durius effecit iam vetustas; a peregrino enim recessit et proprie in eo, qui arma contra ferret, remansit.
 
traduzione
 
37. [C'? una lettera del vecchio Catone al figlio Marco, nella quale scrive d'aver saputo che egli era stato congedato dal console, mentre si trovava come soldato in Macedonia, nella guerra contro Perseo. L'ammonisce dunque di guardarsi bene dall'entrar in battaglia: " non ? giusto - dice - che chi non ? soldato, combatta col nemico".] Voglio anche osservare che, chi doveva chiamarsi, con vocabolo proprio, perduellis ("nemico di guerra"), era invece chiamato hostis ("straniero"), temperando cos? con la dolcezza della parola la durezza della cosa. Difatti i nostri antenatii chiamavano hostis quello che noi oggi chiamiamo peregrinus ("forestiero"). Ne danno prova le dodici tavole: Aut status dies cum hoste ("o il giorno fissato, per un giudizio, con uno straniero"), e cosi ancora: Adversus hostem aeterna auctoritas ("Verso lo straniero l'azione giuridica non ? soggetta a prescrizione"). Che cosa si pu? aggiungere a una cos? grande mitezza? Chiamare con un nome cos? benigno colui col quale si combatte! E' ben vero che ormai il lungo tempo trascorso ha reso questo vocabolo assai pi? duro: esso ha perduto il significato di forestiero per indicare propriamente colui che ti vien contro con l'armi in pugno.
 

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